L’A.N.Do.C. – Associazione Nazionale dei Dottori Commercialisti – esprime la propria moderata soddisfazione per la presentazione da parte del Governo dell’emendamento di modifica al decreto collegato alla Legge Finanziaria con il quale si riconosce all’attività di assistenza fiscale svolta dai Dottori Commercialisti quanto meno lo stesso compenso percepito dei Caf.
Il raggiungimento di tale risultato è dovuto anche alla perseveranza con cui la nostra Associazione ha seguito la situazione fin dall’Ottobre 2005 quando, in un articolo pubblicato dal GDC – Giornale dei Dottori Commercialisti – a firma del Vice-Presidente Massimo Conigliaro, dal titolo Mezzo caffè, si sottolineava che a fronte del compenso previsto per i Caf, la stessa prestazione svolta dai Dottori Commercialisti veniva remunerata con 0,51 Euro, cioè meno del costo di una tazzina di caffè.
Successivamente la richiesta quanto meno di equiparazione dei compensi era stata rinnovata anche nel corso degli incontri tra il nostro Presidente Riccardo Losi e il Ministro Mastella prima delle vacanze estive e, successivamente, con i Consiglieri del Ministro Bersani, Dott. Lirosi e Dott. Sestini, che avevano già manifestato la disponibilità del Governo in tal senso.
Ribadendo che il fatto di poter svolgere l’assistenza fiscale come i Caf non ci entusiasma affatto, riteniamo che, se non altro, un minimo di giustizia sia stata fatta.